La ricerca su nuovi approcci terapeutici per la SLA sta facendo importanti progressi. Particolarmente promettente è una nuova sostanza attiva che, se somministrata nelle fasi iniziali della malattia, può rallentarne la progressione. In questa fase, infatti, molti neuroni motori sono ancora funzionali, offrendo un’opportunità preziosa per intervenire. I primi studi indicano un miglioramento nella stabilità muscolare e nella qualità della vita, aprendo la strada a nuove possibilità terapeutiche.
Un software sviluppato a Berlino usa l’intelligenza artificiale per ricreare la voce dei pazienti SLA e aiutarli a comun...
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